Le settimane scorse abbiamo affrontato argomenti molto importanti per la progettazione di una storia, come l’individuazione del tema, la stesura del soggetto, la scelta del genere letterario e della voce narrante da adottare.
Oggi parleremo di un aspetto fondamentale nel lavoro di preparazione alla scrittura: la caratterizzazione dei personaggi.
I personaggi sono uno degli elementi portanti della storia, le conferiscono carattere, spessore, quindi è molto importante il lavoro relativo alla loro creazione e caratterizzazione.
Un bravo scrittore non si limita a raccontare una storia, ma la fa accadere sotto gli occhi del lettore. In un processo che non è più statico (io scrittore racconto la storia, tu lettore mi ascolti) bensì dinamico (attraverso la mia narrazione tu lettore vedi accadere la storia). Per questo ogni personaggio a cui lo scrittore dà vita deve rispondere alla domanda: chi sei? Cosa vuoi dirmi? E affinché ciò avvenga i protagonisti della storia devono essere credibili, con pregi e difetti, come nella realtà. È questo che li rende umani. Così il lettore potrà identificarsi con essi e appassionarsi alla narrazione.
Non è necessario descrivere sempre un personaggio in modo diretto, possiamo dedurre molto di lui anche dalle emozioni che suscita negli altri: se ad esempio vogliamo far capire al lettore che in una determinata situazione Marco è irritante possiamo trasmettere questa sua caratteristica attraverso le reazioni che suscita negli altri personaggi coinvolti nella scena. Molto importante è anche l’interazione tra i personaggi e l’ambientazione della storia: raccontando un luogo e le emozioni che esso suscita in un personaggio, possiamo comunicare molto di più su quella persona che se ne facessimo una puntuale descrizione, e rendere il tutto molto più empatico per il lettore. Quando c’è grande sintonia tra personaggio e ambientazione si riesce davvero nell’intento di far accadere una storia.
Anche se non è obbligatorio che raccontiamo tutto del personaggio, nella nostra mente (o nel nostro taccuino di appunti) dobbiamo conoscere bene i dettagli salienti di ogni personaggio, persino i più marginali. Quindi sarebbe utile crearsi una scheda che di ogni personaggio racconti chi è, che aspetto ha, cos’è successo nella sua infanzia, dov’è cresciuto, che educazione ha ricevuto, chi ha frequentato e chi frequenta, se ha subito esperienze o traumi particolari, che carattere ha, come parla, le sue passioni, le sue idiosincrasie, i suoi tic e difetti. In sintesi è quello che ho riportato nelle schede relative ai personaggi di Freccia che potete vedere nella gallery di questo blog.
Tutto questo perché ogni azione che il personaggio compirà durante la storia non è frutto del caso, ma deve essere motivata dalla sua personalità, dal suo vissuto.
Se avremo fatto un buon lavoro, se i nostri personaggi avranno acquisito un carattere e una credibilità propri, potrebbe anche capitare che siano loro a condurre la nostra storia, a scegliere la via da percorrere verso l’epilogo.
Mi piace, in fine, lasciarvi una riflessione su quanto ha scritto Raymond Carver «Un autore non è i propri personaggi, piuttosto sono i personaggi a essere l’autore».