Dal 1996, ogni 23 aprile si celebra la Giornata mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, indetta dall’UNESCO per valorizzare e diffondere l’amore per la lettura. La scelta della data ha un significato speciale: in Catalogna il 23 aprile si festeggia San Giorgio e la tradizione vuole che gli uomini regalino alle donne una rosa e siano contraccambiati con un libro, per questo si chiama anche “la giornata dei libri e delle rose”.
Quest’anno in Italia, in occasione della Giornata mondiale del Libro, si intrecceranno due eventi molto importanti, l’avvio della quinta edizione del Maggio dei Libri e la giornata clou di #ioleggoperchè.
Il Maggio dei Libri è la campagna nazionale promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con lo scopo di riaffermare il valore sociale della lettura per la formazione umana, culturale e civile di ciascuna persona. Fino al 31 maggio proporrà iniziative in tutta Italia incentrate sui libri e la letteratura: presentazioni, contest, incontri, letture animate, e tanto altro ancora. Il primo appuntamento di questo ricco e interessante calendario sarà proprio il 23 aprile con #ioleggoperché, un’altra iniziativa per la promozione della lettura portata avanti dall’Associazione Italiana Editori e che in quella data vedrà eventi nelle piazze, sui treni, nelle scuole, nelle università, nelle biblioteche di tutto il territorio nazionale per ribadire il valore del libro e della lettura e per fare interessare ad essi chi legge poco o per nulla (purtroppo secondo le statistiche si tratta di oltre la metà degli italiani).
Ovviamente ritengo importanti e lodevoli tutte le iniziative che si prefiggono di sostenere e promuovere i libri e la lettura ma, oltre che segnalarle, vorrei fare una riflessione. Se crediamo nel valore della lettura, se siamo convinti che grazie ai libri siamo diventati persone migliori, è importante condividerlo con gli altri, anche e soprattutto con chi i libri non li legge. Spesso ciò accade perché da bambini o ragazzi non c’era l’abitudine di farlo in famiglia, o magari perché a scuola si è stati costretti a leggere opere noiose, o tantissimi altri motivi che hanno scoraggiato quelle persone dal prendere un libro in mano e scoprire la magia delle parole. Ma per cambiare idea c’è sempre tempo, e il modo migliore per “convincere” qualcuno a leggere è trasmettergli il nostro amore per i libri. In modo semplice, raccontando perché leggiamo e in che modo questa attività ci fa stare bene.
#ioleggoperchè attraverso i libri posso imparare cose nuove, soddisfare la mia sete di conoscenza e dare risposta alle tante domande che scaturiscono dal vissuto quotidiano. Come ho già raccontato in altri post, prima di iniziare ad intraprendere l’attività di scrittore ho letto molti libri di scrittura creativa o sulle esperienze di scrittori famosi. È grazie a queste letture che sono stato in grado a mia volta di scrivere un romanzo e pubblicarlo. I libri quindi possono aiutarci a realizzare i nostri progetti e i nostri sogni. Leggo anche per scoprirmi, per conoscere meglio me stesso. Leggo pure per rilassarmi e divertirmi, per viaggiare con la fantasia e farmi coinvolgere da qualche storia intrigante.
E voi perché leggete? Raccontatemelo qui nei commenti!