Ieri sera si è svolto a Modena l’Aperitivo Letterario del quale vi ho parlato nel mio ultimo post. L’incontro ha avuto come moderatrice Sandra Cristina Tassi, scrittrice e critico letterario, che ha incrociato FRECCIA con le opere di altri due autori: Moonson di Luca Borghi e Il Sogno di Setola di Antonella Manicardi.
Ne è nato uno scambio, o meglio un intreccio di voci (come lo ha definito Sandra), molto originale e stimolante sul piano dei contenuti. In modo particolare, mi soffermo sulla prima domanda che ha avuto il pregio di fare emergere il mio Codice Genetico di Scrittore: “Qual’è dunque il punto di vista rispetto alla realtà che avete assunto e che proponete attraverso queste opere?”
La risposta è nell’immagine di copertina che ho ripreso sopra: io penso che il Mistero sia la strada alla quale ci affacciamo appena usciti dalla soglia di casa. Può prendere vari nomi, incognito – inesplorato – ignoto, ma in ogni caso ci conduce a una Evoluzione. Dal Mistero nasce l’Idea alla base delle mie storie, e a conferirle sviluppo intervengono gli elementi fantastici creati dai personaggi – dall’ambientazione – dalla trama stessa. L’Evoluzione prende forma nelle situazioni di vita, ed esse sono il riflesso del mondo interiore dei personaggi che nel corso della storia imparano, crescono, cambiano.
FRECCIA è stato inserito da Sandra Tassi nelle “produzioni della modernità, portatore di meccanismi letterari che accostano e poi allontanano, in un voluto movimento ad elastico, l’immaginario dell’impossibile con quello della possibilità”.
Ringrazio Sandra per il suo commento che rappresenta la modalità narrativa che ho impiegato nella stesura di FRECCIA: due piani e due storie in parallelo – l’ordinario e il fantastico – che si rincorrono e poi collidono, per generare una storia di amicizia, di coraggio e di speranza.
Buona lettura!